Questa edizione del convegno internazionale di studi organizzato da questa associazione è stata davvero un grande successo. A partire dal concerto, che quest’anno ha aperto le attività congressuali. Il meraviglioso cappellone di San Cataldo, che ha ospitato l’evento dopo la Santa Messa per il convegno, era piena non solo in tutti i posti a sedere. Infatti c’era gente in piedi dentro il cappellone e fuori dal suo cancello, per ascoltare l’Ensamble dell’Orchestra Tebaide d’Italia, diretta dal Maestro Maraglino con la presenza della soprano Flora Contursi. Eseguite Granada, Tristezze, Amargura, Mottetto alla Desolata, Mamma e Mi Amargura, in un connubio tra note suonate in Andalusia ed a Taranto.

La presenza di Marifran Carazo, Alcaldesa (sindaco) di Granada, dell’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Ciro Miniero, del presidente della Reale Federazione delle confraternite granadine, Armando Ortìz, hanno nobilitato l’spetto congressuale. Insieme a loro il direttore di dipartimento di UniBa, professor Pardolesi, la “letio Magistralis” più che una semplice relazione del professor Stefanì, hanno alzato ancor di più il livello della qualità degli interventi, insieme a Paco Castro, le rappresentanze delle confraternite dell’Addolorata, dell’Immacolata del Carmine. Infine, ma non certo per ultime, le relazioni di don Andrea Mortato e Adelardo Mora, che, pur non presenti per ragioni di salute, non hanno fatto mancare il loro intervento.

Per quello che riguarda poi l’associazione, dobbiamo rilevare un grande successo che però definiamo di tappa. Infatti su un progetto che da diversi anni portiamo avanti, la Alcldesa di Granada, Marifran Carazo, ha firmato con il Comune di Taranto, un protocollo d’intesa per avviare il gemellaggio tra le due città. Questo progetto potrebbe avere già nella prossima primavera un primo ulteriore passo in avanti sperando che l’associazione riesca a relaizzarlo.

E’ infatti in programmazione una mostra sui riti della settimana santa di Taranto, in un sito prestigioso nella città dell’Alhambra, che, come negli obiettivi dell’associazione, rappresenta la promozione della cultura popolare religiosa della città dei due mari, al di fuori dei confini regionali e nazionali. In proiezione serve a proiettare Taranto e le sue peculiarità della settimana santa in ambito internazionale. Non dimentichiamo mai, infatti, che per l’associazione il traguardo primario resta il riconoscimento per Taranto di città di interesse internazionale per la settimana santa, riconocimento per ora assegnato dalla comunità europea solo a Siviglia, Granada e Malaga.

Va inoltre segnalato che durante la presenza a Taranto della delegazione spagnola, guidata dalla sindaco Marifran Carazo, gli osptiti hanno potuto effettuare una lunga visita al MArTa, alla pinacoteca della chiesa di San Pasquale, al Castello Aragonese, all’oratorio di San Domenico Maggiore, sede della confraternita dell’Addolorata, la Cattedrale dedicata a San Cataldo, nonchè naturalmente passeggiare tra alcuni dei suggestivi vicoli della città vecchia.

Non è mancata una mini crocera sulla Cala Junco, durante la quale hanno potuto ammirare la città anche dal mare.

A breve la pubblicazione degli atti del convegno.

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