UN RINVIO NECESSARIO

“E’ un rinvio moralmente e organizzativamente doloroso, ma necessario”.
In questi termini si è espresso il presidente dell’Associazione, alla fine della riunione del comitato scientifico, che organizza l’annuale convegno sulla cultura e la religiosità popolare, riunitosi nei giorni scorsi. L’incontro era stato convocato per fissare la data dell’appuntamento di quest’anno, già rinviato dallo scorso maggio alla metà di ottobre. La discussione, però ha portato a valutare situazioni contingenti d’intoppo per la celebrazione dell’evento. In sintesi, sono stati considerati tre motivi principali che hanno determinato lo slittamento del convegno al prossimo anno.
La prima ragione è che le pubbliche amministrazioni cittadine, in questo periodo sono gravate dalle diverse valutazioni riguardanti il polo industriale e siderurgico di Taranto, che coinvolge però l’intera provincia. Le decisioni da assumere in questo settore, sotto l’aspetto occupazionale, economico e sociale, hanno un peso specifico ben più rilevante rispetto alla celebrazione del convegno. E conseguentemente degli scambi di incartamenti per portare alla fine l’iter del gemellaggio tra Taranto e Granada, partito nella scorsa consiliatura, con la firma del patto di amicizia tra le due civiche amministrazioni.
Il secondo punto riguarda le elezioni regionali programmate. Ci saremmo ritrovati nel bel mezzo di una campagna elettorale complessa, dopo aver dovuto vivere, quelle per le inattese comunali. Infatti quando erano già state fissate le date delle mostre a Taranto e a Granada, non erano in previsioni elezioni, intervenute in corso d’opera. La nostra scelta è sempre stata di restare al di fuori delle competizioni elettorali, per evitare che il convegno di studi e ricerca, potesse trasformarsi in una tribunetta dalla quale trasformare una relazione in un comizio.
La terza ragione, probabilmente meno rilevante, è che uno dei componenti del comitato ristretto, dovrà sottoporsi, suo malgrado, ad un intervento chirurgico nel mese di settembre. Ma non essendoci la data ancora fissata, potrebbe capitare molto al ridosso dell’evento. Verrebbe a mancare così l’importante apporto organizzativo che ciascuno presta in questa occasione, dovendo attendere ad una serie di incombenze. Infatti la celebrazione del convegno prevede molti impegni come la cura dell’ospitalità in hotel per i convegnisti; i pasti per gli ospiti stranieri; il loro trasporto dall’hotel al convegno o negli altri siti dove partecipano ad eventi collegati; l’impianto di traduzione simultanea e gli interpreti sia per l’attività convegnistica che per le altre di promozione territoriale; le diverse visite nei siti produttivi e culturali per la promozione del territorio, ed altro ancora.
Tanto da fare per i pochi che s’impegnano ad aiutare per la buona riuscita dell’evento. Pertanto è divenuto irrinunciabile il rinvio. Cosicché al momento si è pensato di provare a fare convegno e gemellaggio durante i festeggiamenti per il santo Patrono di Taranto, attesa anche la richiesta giunta da parte degli ospiti spagnoli, di assistere alla processione a mare di San Cataldo. Celebreremo così due convegni in uno, magari in due o tre sessioni. L’annunciato tema: «L’Addolorata: da Madre di Gesù a Madre della chiesa» resta invariato. Sono previste le relazioni di Da Marifran Carazo, (Juan Ramón Ferreira Siles delegato per la cultura ed il turismo di Granada se la Alcaldesa non potesse intervenire), Juan Miguel Vega, direttore di Canal Sur di Siviglia; Fernando Egea delegato alla cultura della Giunta dell’Andalusia; Armando Ortiz, presidente della Reale Federazione delle Confraternite e Adelardo Mora, membro di numerose commissioni di questo stesso organismo. Ed inoltre: Attilio Mingolla presidente Associazione Pugliesi in Spagna con sede a Madrid (Simone Capuozzo addetto alle p.r. in sua assenza); Valentina Esposto, direttrice dell’Archivio di Stato di Taranto; Don Emanuele Ferro parroco San Cataldo e Padre Spirituale Confraternita dell’Addolorata; Don Marco Gerardo, parroco del Carmine e padre spirituale della confraternita omonima, Monsignor Giovanni Lanzafame, mariologo di fama internazionale incardinato nell’Arcidiocesi di Siviglia e già padre spirituale di numerose confraternite della capitale andalusa. Sono in contatto con Paolo Stefanì ordinario della Università di Bari, mentre sono in contatto con numerose altre autorità per gli interventi istituzionali e con altri possibili relatori. Tenteremo di far diventare il convegno la parte finale del gemellaggio tra Taranto e Granada, in quanto la prima parte potrebbe svolgersi nella città dell’Alhambra nella settimana di passione, a fine marzo 2026. In quel periodo, infatti, sarà ripetuta la mostra a Granada, seconda edizione di quella celebrata quest’anno, con la collaborazione di Confcommercio. Ma questo al momento, è un evento tracciato solo per grandi linee.
Intanto, non volendo disattendere l’appuntamento fissato con studiosi ed appassionati per ottobre, abbiamo pensato ad una call internazionale con la collaborazione di Studio 100 e la tv di Granada TG7, per una breve tavola rotondo sull’importanza e la valenza dell’appuntamento convegnistico di Taranto.
Non appena potremo fissare la data, ne daremo ovviamente notizia ed ampia diffusione. Resta intanto inteso che la mostra da portare nella città dell’Alhambra, avrà come lo scorso anno un paio di anticipazioni a Taranto, e molto probabilmente la prima sarà nuovamente in collaborazione presso la sede dell’associazione Artava, sita in via Duomo, nel cuore della culla delle tradizioni popolari religiose di Taranto.


SI LAVORA PER IL XII CONVEGNO AD OTTOBRE ED UNA NUOVA MOSTRA IL PROSSIMO ANNO A GRANADA

Nonostante la canicola estiva, siamo a lavoro per completare il programma delle iniziative per quest’anno, e promuovere le attività del prossimo anno. Il 2025 è stato caratterizzato dalle tre edizioni della mostra fotografica documentale sulla settimana santa di Taranto. La prima realizzata presso la sede dell’Associazione ARTAVA in via Duomo a Taranto, dal 1 al 9 febbraio; la seconda, in collaborazione con Italea (progetto del Ministero degli Esteri) presso il salone meridionale del Castello Aragonese il 29 e 30 marzo. Infine dal 5 al 12 aprile, presso il salone dell’Albo dei Farmacisti di Granada, in collaborazione con la civica amministrazione della città dell’Alhambra e con la Federazione delle confraternite.

Questa esposizione ha rappresentato l’atto centrale del progetto «Taranto-Granada: un ponte di fede», da noi ideato in collaborazione fra gli altri con la Confcommercio.

L’anno giubilare e la concomitante celebrazione del Giubileo delle confraternite a Roma lo scorso maggio, ci ha consigliato di spostare l’annuale convegno 2025 tra la prima e la seconda settimana di ottobre, con l’annunciato tema: «L’Addolorata: da Madre di Gesù a Madre della chiesa».

Sono stati invitati a relazionare Marifran Carazo, Alcaldesa di Granada (Juan Ramón Ferreira Siles delegato per la cultura ed il turismo di Granada se la Alcaldesa non potesse intervenire), Juan Miguel Vega, direttore di Canal Sur di Siviglia; Fernando Egea delegato alla cultura della Giunta dell’Andalusia; Armando Ortiz, presidente della Reale Federazione delle Confraternite e Adelardo Mora, membro di numerose commissioni di questo stesso organismo. Ed inoltre: Attilio Mingolla presidente Associazione Pugliesi in Spagna con sede a Madrid (Simone Capuozzo addetto alle p.r. in sua assenza); Marilina D’Auria insegnante di religione; Don Emanuele Ferro parroco San Cataldo e Padre Spirituale Confraternita dell’Addolorata; Don Marco Gerardo, parroco del Carmine e padre spirituale della confraternita omonima, Paolo Stefanì ordinario della Università di Bari; Luigi Montenegro giornalista. Ovviamente saranno previsti gli interventi istituzionali.

Il convegno che giunge alla sua XII edizione, chiuderà l’attività del 2025, e sarà anche il momento per presentare il progetto per il prossimo anno. Infatti il grande successo riscontrato ad aprile, ha spinto la sindaco di Granada, Marifran Carazo, a chiederci di ripetere l’esperienza espositiva anche nel 2026. L’associazione ritiene di dover sostituire buona parte del materiale di quest’anno, onde offrire uno sguardo d’insieme anche su realtà al difuori del territorio cittadino, che abbiano una storia pur sempre legata all’evento “settimana santa”, anello di congiunzione tra le due città. Per memoria rammento che a maggio 2024 la civica amministrazione di Taranto e quella di Granada, firmarono un patto di amicizia, prologo di un gemellaggio.

A questa nuova mostra che, sarà allestita dal 21 al 28 marzo 2026 sempre nel salone dell’Albo dei Farmacisti, in calle San Jeronimo,16, oltre ad altre immagini fotografiche, si è pensato a realizzazioni in cartapesta o legno; oggetti preziosi e rosari realizzati da Armando Blasi; ceramica di Grottaglie e/o realizzazioni in altri materiali; in collaborazione con il Museo Archeologico materiale illustrativo, degli “ori di Taranto”; un nuovo documentario sui riti della settimana santa di Taranto in Città Vecchia; altro ancora da concordare con ulteriori partner. Previsti anche piccoli spazi degustazione (vino, birra, caffè, etc).

Essendo il progetto per il 2026 in fase di definizione, non è possibile fissare sin da ora le date del XIII convegno. L’idea, però è di incastrare l’evento in modo che, come richiesto dalla Alcaldesa, l’8 maggio siano a Taranto i relatori spagnoli. Ciò perché possano assistere dal mare alla processione di San Cataldo. Non appena saranno disponibili nuove informazioni saranno ovviamente pubblicate qui.


ANCORA UN EVENTO PRIMA DI PARTIRE PER LA SPAGNA

SI LAVORA PER IL XII CONVEGNO AD OTTOBRE ED UNA NUOVA MOSTRA IL PROSSIMO ANNO A GRANADA                  

Nonostante la canicola estiva, siamo a lavoro per completare il programma delle iniziative per quest’anno, e promuovere le attività del prossimo anno. Il 2025 è stato caratterizzato dalle tre edizioni della mostra fotografica documentale sulla settimana santa di Taranto. La prima realizzata presso la sede dell’Associazione ARTAVA in via Duomo a Taranto, dal 1 al 9 febbraio; la seconda, in collaborazione con Italea (progetto del Ministero degli Esteri) presso il salone meridionale del Castello Aragonese il 29 e 30 marzo. Infine dal 5 al 12 aprile, presso il salone dell’Albo dei Farmacisti di Granada, in collaborazione con la civica amministrazione della città dell’Alhambra e con la Federazione delle confraternite.

Questa esposizione ha rappresentato l’atto centrale del progetto «Taranto-Granada: un ponte di fede», da noi ideato in collaborazione fra gli altri con la Confcommercio.

L’anno giubilare e la concomitante celebrazione del Giubileo delle confraternite a Roma lo scorso maggio, ci ha consigliato di spostare l’annuale convegno 2025 tra la prima e la seconda settimana di ottobre, con l’annunciato tema: «L’Addolorata: da Madre di Gesù a Madre della chiesa».

Sono stati invitati a relazionare Marifran Carazo, Alcaldesa di Granada (Juan Ramón Ferreira Siles delegato per la cultura ed il turismo di Granada se la Alcaldesa non potesse intervenire), Juan Miguel Vega, direttore di Canal Sur di Siviglia; Fernando Egea delegato alla cultura della Giunta dell’Andalusia; Armando Ortiz, presidente della Reale Federazione delle Confraternite e Adelardo Mora, membro di numerose commissioni di questo stesso organismo. Ed inoltre: Attilio Mingolla presidente Associazione Pugliesi in Spagna con sede a Madrid (Simone Capuozzo addetto alle p.r. in sua assenza); Marilina D’Auria insegnante di religione; Don Emanuele Ferro parroco San Cataldo e Padre Spirituale Confraternita dell’Addolorata; Don Marco Gerardo, parroco del Carmine e padre spirituale della confraternita omonima, Paolo Stefanì ordinario della Università di Bari; Luigi Montenegro giornalista. Ovviamente saranno previsti gli interventi istituzionali.

Il convegno che giunge alla sua XII edizione, chiuderà l’attività del 2025, e sarà anche il momento per presentare il progetto per il prossimo anno. Infatti il grande successo riscontrato ad aprile, ha spinto la sindaco di Granada, Marifran Carazo, a chiederci di ripetere l’esperienza espositiva anche nel 2026. L’associazione ritiene di dover sostituire buona parte del materiale di quest’anno, onde offrire uno sguardo d’insieme anche su realtà al difuori del territorio cittadino, che abbiano una storia pur sempre legata all’evento “settimana santa”, anello di congiunzione tra le due città. Per memoria rammento che a maggio 2024 la civica amministrazione di Taranto e quella di Granada, firmarono un patto di amicizia, prologo di un gemellaggio.

A questa nuova mostra che, sarà allestita dal 21 al 28 marzo 2026 sempre nel salone dell’Albo dei Farmacisti, in calle San Jeronimo,16, oltre ad altre immagini fotografiche, si è pensato a realizzazioni in cartapesta o legno; oggetti preziosi e rosari realizzati da Armando Blasi; ceramica di Grottaglie e/o realizzazioni in altri materiali; in collaborazione con il Museo Archeologico materiale illustrativo, degli “ori di Taranto”; un nuovo documentario sui riti della settimana santa di Taranto in Città Vecchia; altro ancora da concordare con ulteriori partner. Previsti anche piccoli spazi degustazione (vino, birra, caffè, etc). Essendo il progetto per il 2026 in fase di definizione, non è possibile fissare sin da ora le date del XIII convegno. L’idea, però è di incastrare l’evento in modo che, come richiesto dalla Alcaldesa, l’8 maggio siano a Taranto i relatori spagnoli. Ciò perché possano assistere dal mare alla processione di San Cataldo. Non appena saranno disponibili nuove informazioni saranno ovviamente pubblicate qui.


Lo scorso 24 aprile la Giunta comunale ha adottato all’unanimità una delibera per il futuro gemellaggio tra le città di Granada e Taranto. Nel testo della delibera si dà atto all’associazione di aver avviato e sostenuto questo progetto già da parecchio tempo. Come abbiamo affermato per noi è una importante tappa per il lavoro che da diversi anni svolgiamo. Desideriamo ringraziare pubblicamente donna Marifran Carazo, Alcaldesa di Granada, per aver accolto la nostra richiesta, e di essere stata nostra ospite per tutta la durata dell’XI convegno internazionale periodo nel quale è stato siglato dai due sindaci il protocollo d’intesa o patto di amicizia con cui le due civiche amministrazioni s’imoegnano completare il processo di gemellaggio. In forza del lavoro svolto questa associazione si accinge a realizzare a Granada nella prossima primavera una mostra sostenuta dalla Alcaldesa e dal Presidente della Reale Federazione delle Confraternite di Granada nella quale oltre ai riti della settimana santa di Taranto saranno promosse le attività produttive della città e del territorio in collaborazione con le associazioni locali dei vari settori.

Patto di amicizia
Memorando de amistad
Delibera gemellaggio

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LA SETTIMANA SANTA DI TARANTO: UN GRANDE SUCCESSO A GRANADA

Anche il Vicario Generale per le confraternite di Granada, monsignor José Gabriel Martín Rodríguez ha inteso congratularsi con Gigi Montenegro, presidente dell’associazione “La veste rossa-Taranto” non solo per l’interessante ed utile esposizione dello svolgimento dei riti della settimana santa tarantina. Ma anche per la parte iniziale, nella quale Montenegro ha contestualizzato la parte storica della città e di come nei secoli si è sviluppata la presenza delle associazioni laico-religiose.

L’intervento in spagnolo, iniziato con circa mezz’ora di ritardo rispetto al programma dello scorso 14 ottobre, è durato circa venticinque minuti, così come richiesto sia dal presidente della Federazione delle Hermandades e Cofradias di Granada, Armando Ortiz, che dal presidente della speciale commissione organizzatrice, composta da Hermano Mayor (priori) delle confraternite granadine, Jesus Muros, che hanno inviato l’invito all’importante appuntamento per il mondo confraternale spagnolo, al presidente dell’associazione, per le sue recenti ricerche storiche sul tema della cultura e della pietà popolare.

È seguito anche un breve dibattito, durante il quale Montenegro ha soddisfatto alcune curiosità proposte dai rappresentati delle diverse confraternite di Spagna, che hanno partecipato al 34esimo incontro nazionale spagnolo di queste pie associazioni, ed in modo particolare sull’uso della Tròccola e in merito ai crociferi della processione dell’Addolorata.

Nel pomeriggio poi, in occasione della processione magna straordinaria che aveva per titolo “La Passion secun Granada”, il presidente dell’associazione ha incontrato la Alcaldesa di Granada, Marifran Carazo, la quale oltre a congratularsi per l’intervento durate il convegno, ha accettato in linea di massima di intervenire all’XI convegno internazionale di studi e ricerche sulla cultura popolare religiosa, che si sta cercando di organizzare per il 2024.

La sindaco della città dell’Alhambra, ha molto sentito parlare di Taranto in maniera entusiastica dai concittadini che come relatori hanno partecipato negli anni precedenti ai convegni organizzati dall’associazione. Ha peraltro apprezzato e si è detta incuriosita dai riti di Taranto.

Che Marifran Carazo sia seriamente intenzionata ad intervenire al convegno del 2024 la cui data ed il cui tema stanno per essere definiti, al fine di non avere problemi di appuntamenti già fissati sia con la Alcaldía che con l’Aiuntamento di Granada, ha anche fissato un range di date nel quale potrà essere libera di organizzare un gruppo che parteciperà al convegno, ed approfitterà per visitare Taranto.

Nella mattinata di domenica 15 ottobre, prima della Santa Messa celebrata in cattedrale dall’Arcivescovo di Granada Monsignor José María Gil Tamayo, l’assemblea dei rappresentanti di tutte le confraternite spagnole hanno eletto la città di Medina del Campo quale sede del 35esimo incontro nazionale delle associazioni laico-cattoliche di Spagna, che dovrebbe tenersi nell’ottobre 2024. presentato altresì il manifesto del Giubileo delle Confraternite “Mater Spei”, in programma per il maggio 2025.

A questo link è possibile consultare l’intervento dell’Arcivescovo di Granada Mons. José Maria Gil Tamayo.


Il presidente della associazione “La veste rossa – Taranto”, il professor Gigi Montenegro, è stato invitato a Granada in occasione del 34esimo incontro delle Confraternite Spagnole, il cui manifesto è stato reso pubblico oggi. In questa occasione è stato altresì invitato a presentare i riti della settimana santa di Taranto agli oltre mille delegati delle organizzazione laiche spagnole.
Il professor Montenegro sta preparando la sua relazione, che sarà in spagnolo, corredandola con le foto e le immagini degli appuntamenti di Taranto del giovedì, venerdì e sabato santo. Nella circostanza spiegherà inoltre i risultati delle sue ricerche storiche cui sono interessati gli iscritti alle Confraternite di Spagna, anche le peculiarità della settimana santa di Taranto.
Ad annunciare l’invito, questa mattina per le vie brevi, è stato il presidente della Reale Confederazione delle Confraternite di Granada Armando Ortiz, il responsabile dell’incontro delle Confraternite Jesus Muros ed il presidente onorario per l’andalusia della associazione “La Veste Rossa Taranto” Adelardo Mora. Avendo il professor Montenegro confermato la disponibilità a partecipare all’importante appuntamento internazionale, gli è stata annunciata l’arrivo della lettera di invito ufficiale. La relazione è stata fissata per sabato 14 ottobre p.v. presso il centro congressi di Granada alle 12.30. Nella stessa giornata alle 18.30 è prevista la Processione Magna, evento straordinario, che vedrà per le strade della città della Alhambra ben 22 dei 34 gruppi statuario che sfilano durante la settimana santa a Granada.
Quando sarà disponibile il testo della lettera di invito, oltre che essere pubblicato su questo sito, sarà mostrata in copia all’arcivescovo di Taranto.


X Convegno internazionale di studi sulla cultura popolare
Il patrimonio artistico delle Confraternite, una ricchezza culturale della città


Progetto

«Taranto città internazionale della Settimana Santa»

CLICCA QUI: Legge regionale n. 8 del 27/03/2020

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Questa associazione, nata in origine con il primo convegno nel settembre del 2007, successivamente modificata in «La veste rossa – Taranto», gemmazione della prima, ha sempre perseguito in questi anni la promozione, gli studi e le ricerche sulla cultura popolare religiosa.

Con questa espressione, ha inteso sempre non i ricordi e gli usi di famiglia. Bensì lo studio e la ricerca storica, per stabilire, nel limite del possibile, le origini storiche delle ritualità legate alla settimana santa e non solo.  Dal 2010 si è anche posta un ulteriore obbiettivo: il conseguimento per Taranto, del titolo di città di interesse internazionale per la settimana santa. Stranamente, ancora oggi, deve far fronte a sacche di resistenza, per certi versi davvero inspiegabili. Il patrimonio storico culturale della città, infatti, se parte dalla Magna Grecia, passa anche attraverso gli usi ed i costumi storicamente ideati nel territorio, e poi, come è stato sempre, esportati in altre parti del mondo ed adottate da altre culture.

L’Associazione è sempre partita dalla consapevolezza che chi fa ricerca, specie in storia, non cerca consensi né seguaci, ma semina dubbi sui quali riflettere. Dunque continuare a cercare di soddisfare le curiosità degli studiosi, è sempre stato uno degli obbiettivi, confrontandosi, con dati alla mano, con chi invece sostiene tesi contrarie, e condannando posizioni preconcette senza alcun fondamento. Oggi l’Associazione «La veste rossa – Taranto», insieme ad una serie di pubblicazioni, vanta un protocollo d’intesa, siglato con la Confederazione delle Confraternite di Granada. Tale documento è stato siglato il 22 febbraio 2020 nel corso del convegno internazionale organizzato con l’ausilio di Conad, presso il Castello Aragonese di Taranto. In quella stessa occasione, è stato annunciato un passo importante verso il richiesto riconoscimento per Taranto.

Infatti, seguitando nell’obiettivo che l’Associazione si è prefissata, pubblichiamo di seguito il testo completo della legge regionale, approvata due giorni prima del convegno, per la tutela quale patrimonio immateriale, delle settimane sante pugliesi. «La veste rossa – Taranto» è stata l’ispiratrice di questo progetto di legge, ed ha contribuito poi, insieme ad altri, alla stesura del testo, in ragione delle ricerche storiche realizzate. Ricordiamo che il primo a raccogliere e portare avanti l’idea è stato Gianni Liviano che ha presentato il disegno di legge.