Con la data del 9 agosto 2021, l’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro, ha inviato a Monsignor Francisco Javier Martinez Fernández, Arcivescovo di Granada, l’invito ufficiale a partecipare al convegno che l’Associazione sta preparando per il 25, 26 e 27 febbraio 2022.

Com’è noto la guida dell’Arcidiocesi granadina, dimostrando grande interesse a prender parte all’evento, aveva espresso l’opportunità di queste giornate per la celebrazione del convegno, al posto della prevista prima settimana di marzo. Ciò per evitare che si accavallassero eventi già fissati nella città dell’Alhambra, generalmente presieduti dalla guida spirituale della città.

«Sarà per tutta l’Arcidiocesi di Taranto un onore poterla accogliere, se i suoi

impegni lo permetteranno, affinché ci possa essere un proficuo scambio umano e

spirituale sulle differenti realtà delle nostre Arcidiocesi».

Così si è espresso Monsignor Santoro nella missiva, all’Arcivescovo di Granada, il quale aveva già dichiarato al dottor Adelardo Mora Guijosa, presidente onorario per la Spagna dell’Associazione, il suo gradimento, tanto da suggerire, come già detto, lo spostamento della data di svolgimento dell’evento.

È attualmente in via di definizione non già il tema del convegno, ma la forma con cui esprimere il raffronto tra gli aspetti religiosi, le musiche e gli abiti di rito in uso in Italia e Spagna. L’argomento del convegno vuole rappresentare la valenza di scambio culturale e di studi che l’Associazione da anni si sforza di promuovere. Non per una commistione delle diverse usanze, ma proprio a salvaguardia, conservazione e valorizzazione delle peculiarità nazionali, dell’Andalusia e della Puglia, di Taranto e di Granada.

Anche per questa edizione del convegno la Conad, in considerazione della transnazionalità e dello spessore cultural religioso del convegno, ha voluto garantire la proprio fattiva collaborazione.

Subito dopo il periodo di ferie estive dovrebbero giungere anche le conferme degli altri due invitati dalla Spagna, che attraverso radio e televisioni iberiche, promuoveranno in quella regione le ritualità della settimana santa tarantina, peraltro già in parte conosciute, grazie al documentario realizzato dall’Associazione in lingua spagnola, e firmato da Gigi Montenegro.

L’associazione conta di avere entro la fine dell’anno il programma completo dell’evento.

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