La contingente crescita dei contagi nel nostro Paese e nel territorio Andaluso, ed il rischio di celebrare un convegno privo di interventi determinanti e qualificanti, hanno spinto i responsabili dell’associazione a decidere per uno slittamento dell’importante appuntamento del 26 e 27 febbraio.

Oltretutto è stata considerata anche l’opportunità di recuperare la presenza fisica di Monsignor Martinez, Arcivescovo Metropolita di Granada, che aveva dovuto rinunciare, a causa di un impegno fissato dalla Santa Sede, come espresso nella sua lettera inviata all’associazione, il cui testo è stato precedentemente pubblicato. Monsignor Martinez, infatti, aveva già previsto di inviare un videomessaggio che sarebbe stato proiettato durante il convegno, a testimonianza della sua volontà di essere comunque ed in qualche modo presente al nostro convegno internazionale di studi.

La celebrazione di questo importante appuntamento non ha ancora una nuova data precisa, proprio per verificare se è possibile far coincidere tutte le esigenze dei relatori invitati, perché possano essere combinati gli impegni degli invitati a relazionare.

In merito al periodo scelto, anticipiamo che il convegno dovrebbe tenersi a metà maggio, dopo i festeggiamenti per San Cataldo. Per quel periodo la recrudescenza del contagio dovrebbe essere stata abbondantemente assorbita. Ed inoltre, fatto tutt’altro che secondario, il Governo italiano dovrebbe aver fatto cessare lo stato di emergenza prorogato sino al 31 marzo p.v.

Non appena la nuova data di celebrazione del convegno sarà fissata, l’associazione avrà cura di renderla pubblica, insieme al programma del convegno ed ai nomi dei relatori.

E’ giunta via pec, una lettera proveniente dalla segreteria particolare di S.E. Monsignor Martinez, Arcivescovo Metropolita di Granada, il cui testo riportiamo più in basso, naturalmente decurtato dai dati sensibili come numei telefonici particolari e riferimenti..

Purtoppo, come ha avuto modo di riferire il Presidente Onorario dell’Associazione, Adelardo Mora Guijosa, la Santa Sede ha autonomamente fissato questo importante appuntamento per la città dell’Alhambra, cui l’alto prelato non può mancare. Certamente, però, Monsignor Martinez, non farà mancare il suo contributo al convegno.

Da Secretaría Particular del Sr. Arzobispo
Data mercoledì 5 gennaio 2022 – 11:53
Caro D. Luigi
Disculpe si no hemos contactado antes con usted. Han sido meses un poco complicados de trabajo.
Con respecto a la participación de Mons. Martínez en el congreso que están organizando, decirle
que lamentablemente no podrá participar en el congreso, ya que el día 26 de febrero, en la diócesis, habrá la beatificación de 16 mártires del siglo XX, en España.
Deseamos que este encuentro internacional organizado por la diócesis de Taranto de frutos abundantes para el pueblo que camina peregrino.
Rezamos para que la Virgen les sostenga en esta tarea
Un afectuoso saludo en el Señor
Marival Paniagua

Secretaría Particular del Sr. Arzobispo
Plaza Alonso Cano 2
18001 GRANADA


Con la data del 9 agosto 2021, l’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro, ha inviato a Monsignor Francisco Javier Martinez Fernández, Arcivescovo di Granada, l’invito ufficiale a partecipare al convegno che l’Associazione sta preparando per il 25, 26 e 27 febbraio 2022.

Com’è noto la guida dell’Arcidiocesi granadina, dimostrando grande interesse a prender parte all’evento, aveva espresso l’opportunità di queste giornate per la celebrazione del convegno, al posto della prevista prima settimana di marzo. Ciò per evitare che si accavallassero eventi già fissati nella città dell’Alhambra, generalmente presieduti dalla guida spirituale della città.

«Sarà per tutta l’Arcidiocesi di Taranto un onore poterla accogliere, se i suoi

impegni lo permetteranno, affinché ci possa essere un proficuo scambio umano e

spirituale sulle differenti realtà delle nostre Arcidiocesi».

Così si è espresso Monsignor Santoro nella missiva, all’Arcivescovo di Granada, il quale aveva già dichiarato al dottor Adelardo Mora Guijosa, presidente onorario per la Spagna dell’Associazione, il suo gradimento, tanto da suggerire, come già detto, lo spostamento della data di svolgimento dell’evento.

È attualmente in via di definizione non già il tema del convegno, ma la forma con cui esprimere il raffronto tra gli aspetti religiosi, le musiche e gli abiti di rito in uso in Italia e Spagna. L’argomento del convegno vuole rappresentare la valenza di scambio culturale e di studi che l’Associazione da anni si sforza di promuovere. Non per una commistione delle diverse usanze, ma proprio a salvaguardia, conservazione e valorizzazione delle peculiarità nazionali, dell’Andalusia e della Puglia, di Taranto e di Granada.

Anche per questa edizione del convegno la Conad, in considerazione della transnazionalità e dello spessore cultural religioso del convegno, ha voluto garantire la proprio fattiva collaborazione.

Subito dopo il periodo di ferie estive dovrebbero giungere anche le conferme degli altri due invitati dalla Spagna, che attraverso radio e televisioni iberiche, promuoveranno in quella regione le ritualità della settimana santa tarantina, peraltro già in parte conosciute, grazie al documentario realizzato dall’Associazione in lingua spagnola, e firmato da Gigi Montenegro.

L’associazione conta di avere entro la fine dell’anno il programma completo dell’evento.

È stato anticipato di una settimana, come peraltro era stato previsto, il Convegno internazionale che l’Associazione sta organizzando, anche in questa circostanza in con l’appoggio fattivo del Conad, che per la seconda volta segue l’iniziativa molto da vicino.

25, 26 e 27 febbraio 2022, sono le giornate nelle quali si pensa di sviluppare quello che non a caso abbiamo voluto definire “il convegno della rinascita”, il cui programma è in corso di definizione. Già da ora possiamo affermare che il 25 sarà la serata dell’accoglienza, mentre il sabato e la domenica si dovrebbe sviluppare la parte più strettamente congressuale e quella religiosa, in quanto probabilmente anche questa volta si chiuderanno i lavori con la celebrazione della Santa Messa.

Ospite d’eccezione dovrebbe esser l’arcivescovo di Granada, Monsignor Francisco Javier Martínez Fernández, che, contattato dal neo-presidente onorario dell’Associazione, il dottor Adelardo Mora Guijosa, ha dichiarato la sua disponibilità a partecipare ed a tenere insieme all’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro le relazioni centrali del convegno. Anzi per dire il vero è stato proprio Monsignor Martinez, a chiedere di anticipare di una settimana il nostro convegno, di cui è confermato il tema generale: : “Aspetti religiosi della settimana santa, abiti e musiche: Italia e Spagna a confronto”.

La richiesta è giustificata dalla circostanza che la domenica, prima di Quaresima, successiva a Granada è già stato fissato il «pregόn», giorno in cui si presenta il manifesto della città per la settimana santa, evento cui partecipa l’arcivescovo della città. Da quella domenica in poi comincia l’articolato programma granadino del periodo della Quaresima, che terrebbe lontano anche gli altri due invitati. Si tratta di operatori della comunicazione, che seguono le iniziative che le Hermandad cittadine. Ovvero il giornalista Jorge Martinez, di Tg7, tv diffusa in Andalusia, ed il Maestro Jorge de la Chica, giornalista  per la catena Cope Conocedor. Il primo parlerà delle iniziative confraternali durante l’anno, l’altro delle musiche processionali spagnole. Al Maestro Giuseppe Gregucci è stato chiesto di mettere a confronto le musiche processionali della settimana santa di Taranto e dell’Andalusia. Completano il programma provvisorio il dottor Mora, la cui relazione è sui molti cambiamenti nella settimana santa andalusa apportati da Juan Manuel Rodriguez Ojeda il secolo scorso, ed il presidente dell’Associazione, professor Gigi Montenegro che spiegherà le scelte cromatiche nella realizzazione degli abiti di rito a Taranto ed in Italia.

Naturalmente via via che il programma verrà definito, in accordo con Monsignor Santoro, ne daremo notizia.

Il comitato scientifico che si occupa della progettazione e della stesura del programma del convegno internazionale, organizzato da questa associazione si è rimesso fiduciosamente al lavoro. Nel 2022 avremmo dovuto celebrare la decima edizione, ma la sospensione della vita di ciascuno di noi a causa della pandemia, ha fatto sì che una edizione fosse annullata. Peraltro avrebbe avuto pco senso realizzare una edizione in tono minore per la fine di quest’anno, perchè non ci sarebbero stati i tempi per rendere l’evento stesso all’altezza delle attese. Così, dopo un incontro preliminare per le vie brevi tra i membri dell’associazione, si è pensato di rilanciare il convegno nel marzo 2022, ma con il medesimo impegno che sarebbe stato profuso per la decima edizione, traguardo importante per un evento di questa portata. Il lavoro di progettazione che illustreremo appena possibile a S. E. Monsignor Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, onde ottenere la sua approvazione, è davvero impegnativo nelle intenzioni. e certamente degno di essere ritenuto probabilmente il più importante ed ambizioso che sia mai stato pensato. Per ora vengono confermate le relazioni del Maestro Giuseppe Gregucci, per mettere a confronte le musiche processionali della settimana santa tra Italia e Spagna.

Una relazione dovrebbe parlare di quanto più giovani siano le tradizioni spagnole, che hanno in un personaggio chiave la lettura della storicità delle ritualità tarantine. Ed infine dovrebbe anche esserci una relazione che spiega il cromatismo usato nella realizzazione degli abiti confraternali e le ragioni di tali scelte. Ma questi tre interventi, per quanto di largo interesse, sono solo una parte di qualità del convegno, che dovrebbe avere almeno un altro paio di momenti davvero di grande interesse e qualità. si sta anche lavorando perchè una televisione spagnola, interessata all’evento, ne trasmetta una parte in diretta. Naturalmente, come detto, ogni cosa, sarà sottoposta al veglio dell’Arcivescovo, perchè sia lui a dare il suo consenso a quanto l’associazione intende realizzare, e di cui daremo notizia, come si dice working in progress. Di certo sarà utile il protocollo d’intesa siglato con il presidente della Confederazione delle Confraternite di Granada, nel corso dello scorso convegno, tenutosi nel febbraio 2020 nella prestigiosa location del Castello Aragonese, messo gentilmente a disposizione dalla Marina Militare. Ciò è stato possibile grazie alla nota sensibilità dell’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello cui va ancora una volta  il ringraziamento dell’associazione.

Anche in questo 2021 le strade di Taranto, non potranno vedere il consueto svolgersi dei riti della settimana santa. La pietà popolare, come lo scorso anno, resterà nelle case di chi ama le tradizioni da protagonista, quando si può, o da semplice fedele. L’associazione, che pure aveva annunciato una serie di iniziative, tra cui due mostre delle immagini più significtive delle ritualità della settimana santa, da tenersi a Siviglia e Granada, pur essendo pronta a questi eventi, ha dovuto rinviare e non cancellare tali progetti. Né ha voluto cercare soluzioni estemporanee e di qualità discutibile, pur di far vedere di avere un’idea che surroghi quanto è stato scritto sulle regole che taluno, di tanto in tanto, sbandiera come fosse l’unico faro. Salvo poi a non rispettarle per propria convenienza. Per essere chiari non avremmo mai scelto dei fantasmini ai piedi, ma avremmo preferito mantenere integro l’abito di rito che prevede le scarpe, visto che la pandemia impone regole igieniche stringenti al punto che non si può camminare scalzi. D’altro canto, in altre circostanze, le statue di Gesù Morto e dell’Addolorata, sono state portate in processione da confratelli che indossavano le scarpe dell’abito di rito, e non si capisce perchè, vista la contingenza straordinaria, non potevano per quest’anno fare lo stesso pio servizio calzando le scarpe. Ma tant’è. Siamo da alcuni anni nell’era di ciò che ci piace è buono, mentre è da eliminare ciò che non ci piace e/o non lo abbiamo pensato noi. Ma anche questo dovrà pur passare e finire, come passano e terminano tante cose, prima di tutte, ci auguriamo, questa pandemia, per tornare alla normalità. Dunque tutto rinviato, e non cancellato, per le iniziative dell’associazione, che continua a mantenere i contatti, promuovendo all’estero i riti della settimana santa tarantina, come ha sempre fatto. Ciò nel rispetto religioso e di fede di ogni altra espressione di pietà e cultura popolare. Il resto verrà allorquando sarà possibile, nel rispetto delle norme e della vita di ciascuno di noi.

E’ stato presentato nei giorni scorsi presso la sede della Federazione delle Confraternite di Granada, il manifesto per la settimana santa 2021. Questa associazione, che con quella federazione ha siglato durante il convegno del febbraio 2020 un protocollo d’intesa, ne ha ricevuto una copia e lo mostra proprio sul proprio sito. A Granada come in tutta la Spagna non hanno alcuna idea se potranno essere celebrate le rituali processioni della settimana santa, a causa della pandemia che stiamo vivendo. Ciononostante in tutta l’Andalusia, dove le ritualità sono tanto note da essere celebrate e conosciute in tutto il mondo, ci si sta organizzando, in modo tale che comunque resti traccia del fatto che la cultura popolare religiosa, è sempre presente nelle idee dei fedeli e dei devoti. In forza del itato protocollo d’intesa, di cui trovate traccia in altro spazio, viene ribadita la collaborazione e la possibilità di scambiare studi e ricerche tra quanti si occupano di cultura popolare religiosa.

Anche a seguito del colloquio con l’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Santoro, e per la contingente situazione sanitraria internazionale a seguio della pandemia covid-19, l’associazione è oriantata ad adottare per quest’anno quello che abbiamo già definito il piano “B”, per lo svolgimento dell’incontro annuale di studio.

Infatti il periodo previsto per il convegno 2021, ovvero l’inizio del prossimo marzo, sembra piuttosto azzardato, nonostante la campagna vaccinale, per quell’epoca, dovrebbe essere già nell’avanzata fase 2. Il rischio che gli ospiti stranieri non possano giungere a Taranto e relazionare, è molto alto. Dunque almeno per quest’anno crediamo sia indispensabile procrastinare la data di svolgimento dell’appuntamento perchè sia veramente internazionale. Speriamo di poter tornare già nel 2022 a celebrarlo prima della Pasqua, per legarlo di più e meglio alla settimana santa. Sarebbe intenzione dell’associazione chiedere al commissario della confraternita dell’Addolorata, Roberti, ed al padre spirituale, Monsignor Ferro, di poter tenere l’importante appuntamento di studio, in concomitanza con la festa grande dell’Addolorata, che si tiene la terza domenica di settembre. Qualora non fosse possibile, si cercherà una data intorno a quel periodo. Non vengono intanto cancellate le altre iniziative, prime fra tutte e mostre a Siviglia ed a Granada, di cui daremo conto e notizia appena si riesce ad avere una data credibile.

Gettare le basi per un progetto complessivo turistico, che comprenda anche il periodo della settimana santa e le iniziative 2021 e 2022 dell’Associazione. Questa l’essenza di un incontro informale che Gigi Montenegro ha avuto con Beatrice Lucarella, Presidente della sezione Industrie Alimentari e Turismo di Confindustria Taranto. Il confronto è servito a gettare le premesse per una collaborazione tra il mondo imprenditoriale del settore e l’Associazione. L’intento è quello di sviluppare le attrattive culturali che il gruppo di lavoro dell’Associazione sta tentando di realizzare, e fare in modo che l’imprenditoria di settore possa essere cointeressata. Appare evidente che quanti fanno impresa devono guardare oltre l’evento in se, ed intravedere un ritorno a medio e lungo termine. Per questa ragione pur in tenendo in debito conto il momento contingente, e le restrizioni cui la pandemia ci costringe, si è ipotizzato lo sviluppo di un progetto che non comprenda un solo appuntamento di cultura popolare. La presidente Beatrice Lucarella ha esposto i diversi passaggi, anche burocretici che si dovranno seguire al fine di ottenere il massimo risultato, step che evidentemente non erano chiari all’Associazione. Dunque non è stato possibile andare da subito nel concreto, pur nella schietta pragmaticità mostrata da entrambi. Le parti hanno così deciso di risentirsi presto, allo scopo di creare anche attorno alle attività che l’associazione ha in animo di realizzare, un interesse imprenditoriale, che, insieme alla promozione della cultura popolare religiosa, lasci intravedere un ritorno economico per il territorio, esaltandone le peculiarità non soltanto legate ad un momento in particolare. Nell’incontro successivo si potrà anche discutere di come rendere appetibili all’imprenditoria gli avvenimenti e gli appuntamenti culturali, provando a redigere un progetto complessivo che sappia coniugare mondo culturale e mondo produttivo senza che nessuno dei due ne abbia nocumento.

Accompagnato da Monsignor Paolo Oliva, il presidente dell’Associazione, è stato ricevuto dall’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro. Argomento dell’incontro sono state le iniziative che si vorrebbero realizzare nel 2021, naturalmente covd permettendo.

La prima delle iniziative dovrebbe essere il convegno incentrato sulla centralità di Taranto nella settimana santa pugliese, alla luce della legge aprovata all’inizio di quest’anno dal Consiglio Regionale e ch si spera non resti solo carta imbrattata, ma abbia un seguito pratico. Erano stati individuate le date del 6 e 7 marzo come giorni in cui poteva svolgersi il convegno. Ma su suggerimento anche di monsignor Santoro, si è già pensato di spostare tutto a dopo l’estate settembre/ottobre. Approvate dall’arcivescovo anche le iniziative da realizzarsi in Spagna, Siviglia e Granada, almeno in generale, il cui progetto è ancora in via di definizione. Naturalmente associazione e titolare della cattedra di San Cataldo, torneranno ad incontrarsi, per sviluppare i diversi progetti, anche per una maggiore condivisione con tutti i soggetti interessati alla Cultura Popolare Religiosa della città dei due mari